Last updated on 27 Maggio 2021
Un giovane di origine somala ma di evidente vissuto romano si prepara ad incontrare i genitori
della sua ragazza, russa di origine ma italiana a tutti gli effetti, anzi proprio di Albano. Il racconto si
focalizza sulle ore precedenti l’incontro, ore in cui vediamo la vita del nostro giovane protagonista,
Mohamed, 25 anni, scorrere normalmente. Conosciamo meglio le vie di Termini, che ci appaiono
come le vie di un film di Spike Lee, popolate solo ed esclusivamente da neri; entriamo in contatto
con gli amici di Mohamed: tutti ragazzi di seconda generazione che passano il tempo cazzeggiando
su una panchina di Piazza dei Cinquecento. Gli amici, per gioco, iniziano a sfotterlo sul suo
abbigliamento, anche questo tipico dei neri che imperversano i film di Spike. Lo fanno
bonariamente, ma Mohamed inizia a temere la possibile reazione dei suoceri, a cui la sua
fidanzata non ha comunicato il colore della sua pelle. Per questo, si lascia convincere che è meglio
dare una sfoltita al suo taglio di capelli decisamente afro. All’interno del Black Hair, un
parrucchiere/barbiere africano, in una girandola di battute, esplode il conflitto generazionale sul
tema dell’identità. Conflitto che Mohamed mette improvvisamente a tacere tirando fuori tutto il
suo innato ottimismo: “Siamo nel 2018 il colore della pelle non conta più niente!”, urla indignato,
decidendo di non tagliare i suoi capelli e di presentarsi ai suoceri per quello che realmente è. Con
questa convinzione, in realtà sempre più debole, Mohamed sale sul treno che lo conduce ad
Albano, dove lo attende la sua ragazza.
Docubackstage “Macedonia all’italiana” di Diana Pesci. Il dietro le quite del cortometraggio “Indovina chi ti porto per cena”
Il progetto nasce come esperimento sociale che vuole far conoscere più da vicino le nuove generazioni sia nell’ambito professionale cinematografico che nel loro intimo personale. Un prodotto audiovisivo che documenta la vita sul set focalizzandosi su ambizioni, paure, sogni e speranze della troupe, del cast multietnico e delle associazioni partner integrando degli approfondimenti sulle seconde generazioni e le coppie miste. La protagonista è la troupe cinematografica multiculturale del cortometraggio “Indovina chi ti porto per cena” di Amin Nour che ci traghetta in un viaggio artistico-culturale nei meandri antropologici dell’essere umano inscritti nella realtà romana contemporanea. Lo scopo è quello di indagare sulle problematiche che sorgono nell’incontro fra persone e culture, nell’intreccio di storie personali diverse per origini sociali ed etniche, e che oggi costituiscono parte rilevante del tessuto culturale e sociale del paese. Il documentario intende fornire uno stimolo alla messa in discussione dei comportamenti e dei pregiudizi xenofobi, utilizzando interviste e riprese video per ribadire l’appartenenza mondiale alla razza umana, l’unica razza possibile, al fine di migliorare la convivenza di più culture in una società. Si parte dal principio che l’essere umano ha delle caratteristiche biologiche imprescindibili e condivise che vanno ben oltre alle diverse morfologie esterne che si sono sviluppate nel tempo. Si rifletterà sul potere del linguaggio, l’interrelazione naturale che ci contraddistingue come genere umano, la complessità del rapporto con l’altro e la diversità come risorsa.
Soggetto e Sceneggiatura Pierpaolo Piciarelli, Amin Nour
diretto da Amin Nour
Fotografia Michele Nassuato
Montaggio Francesco De Matteis
Scenografia Paolo Innocenzi (A.S.C.)
Fonico presa diretta Rocco Cavalera
Costumi Pinda Kida
Trucco Renata Di Leone
Musiche originali Mauro Di Maggio
Backstage Diana Pesci
CAST
KATIUSCIA LAVINIA CIPRIANI
BIG MAMA ELISABETTA PIA FERRARI
MARIAM IRA FRONTEN
.
OSVALDO ILIR JACELLARI
RENZO YOON JOYCE
NONNA ALLA KRASOVITZKAYA
.
MOHAMMED AMIN NOUR
MARIO SETTIMO PALAZZO
SAMUEL YONAS RONCARATI
DAVID KASSIM YASSIN SALEH
E CON L’AMICHEVOLE PARTECIPAZIONE DI
ON CECILE KYENGE
JONIS BASHIR
Amministratore Vincenzo Bonomo
Direttore di Produzione Diletta Simotti
Prodotto da Federica Vincenti, Angelisa Castronovo,
Tonino Moscatt
Una produzione GOLDENART PRODUCTION Srl
Well See
In collaborazione con NIbi
Acuarinto
San Marco Onlus
Arcobaleno Sole
“Macedonia all’italiana” docubackstage completo
“VIENI A CENA DA ME” di Sobhi Nash e Rizo Kenpachi è parte della colonna sonora delcortometraggio “Indovina chi ti porto per cena” di Amin Nour, prodotto dalla GoldenArt Production & Wellsee in collaborazione con l’associazione neri italiani black ialians, vicitori del bando “Migrarti – La cultura unisce del Mibact”
Ascolta VIENI A CENA DA ME su Spotify https://open.spotify.com/album/3Az4l4… Sobhi Nash & Rizo Kenpachi – Vieni a cena da me Prodotto da : Sobhi Nash per Mind The Flow, Diana Pesci & Amin Nour per Neri Italiani Black Italians e Valeria Castellano Segui Sobhi Nash e Mind The Flow su:
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Regia: Amin Nour
Riprese: Mouadh Ben Mohamed
Montaggio: Sobhi Nash
Porduzione esecutiva: Sobhi Nash, Valeria Castellano, Diana Pesci, Amin Nour,
Organizzazione: Kassem Younsi
Scenografia: Amin Nour , Diana Pesci, Valeria Castellano e Sobhi Nash
Costumi: Juju Campisano & Pinda Kida
Coreografia: Mariam Alessio
Ballerini: Mariam Alessio, Salim Isri Mussa, Alessia Cacciarelli,Caterina Alessandri,Amilya Jeanty,Mankah Hongla,Havy Nyamunongo
Comparse: Hamza Ben Chaabane , Diana Pesci, Amin Nour, Valeria Castellano, Pind Kida, Kassem Younsi
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